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                “Onde radio in my car” – foto di Vera Mente
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Il thriller psicotico potrebbe essere un gioco mentale pericoloso e non richiesto che Vera si è trovata a ‘giocare’. Non si è trattato di una sua libera scelta. La fortuna è stata che non si è trovata sola, ma è stata accompagnata da una presenza dall’alto che a un certo punto le ha indicato la via per uscirne. Le ha suggerito che era il momento di ritirarsi. Vera è stata tentata di proseguire perché voleva vincere. Tuttavia una mattina si è svegliata all’alba, si è guardata allo specchio e ha fatto basta. E’ andata così e le è andata bene. Il gioco si è perciò interrotto all’improvviso. Se avesse continuato forse avrebbe perso e invece ha vinto. Ha potuto testimoniare attraverso un racconto ‘sui generis’ a cui ha dato, non a caso, il nome di thriller psicotico, che il disagio mentale si può battere. Ha abbandonato i suoi castelli in aria ed è tornata con i piedi per terra, uccidendo a colpi di penna i fantasmi dell’anima.  
 
Il suo libro inizia con questo manifesto letterario:  
 
 
 
Manifesto del falso d’opera oscena “Bene o male (?) non è un caso” 
 
Non ha capitoli perché la “consecutio temporum” non esiste (apparentemente). Meglio lasciare l’apparenza così com’è 
 
E’ fuori tempo. Come la sottoscritta. Che arriva sempre troppo tardi o in anticipo sui tempi 
 
Si propone di indagare le estreme conseguenze del pensiero attraverso l’osservazione del reale 
 
Il falso d’opera oscena non è un noir 
 
Il falso d’opera oscena non è un thriller psicologico 
 
Il falso d’opera oscena è un thriller psicotico dell’ultima generazione 
 
Ciò comporta che: 
 
Il brivido è dato dalla mente pulped (pasticciata) della sottoscritta 
 
E’ costruito in modo dissociato 
 
Il godimento e il gradimento sono direttamente proporzionati alla follia del lettore 
 
Bugiardino 
 
Se quando l’hai finito di leggere l’hai capito, significa che potresti essere pazzo. Non rivolgerti al dottore, potresti contagiarlo 
 
Controindicato per i logici 
 
Controindicato per gli innamorati che amano i fiori d’arancio 
 
Controindicato per quei genitori che pensano che i loro figli siano dei bravi ragazzi 
 
Controindicato per le brave ragazze o che si ritengono tali 
 
Adatto ai surrealisti, agli espressionisti, ai cubisti e agli isti in generale 
 
Adatto a chi prende la vita come viene. Qualunque essa sia. A chi accetta il diverso e l’inverso 
 
Adatto a chi non si sente adatto e a chi tutto si adatta 
 
Adatto a chi non si aspetta niente. Non a caso 
 
Qualcuno ha detto che il sonno della ragione genera mostri, io dico che l’attività della ragione genera di peggio. 
 
Vera Mente 
 
Scrive di lei, Andrea G. Pinketts: 
 
“Vera Mente ci regala il capolavoro del thriller psicotico, un genere di cui è regina. Un po’ perché se lo è inventata su misura, un po’ perché per ora è l’unica a scriverlo. Non sto a raccontarvi la storia. Si racconta da sola in una logica schizofrenica in cui tutto torna come un boomerang romagnolo”.  
 
E ancora: 
 
“C’è il sangue. Sangue romagnolo in cui Vera Mente pascola i turbamenti col sapiente delicato cinismo di un De Nemicis alle prese con una cavallina stronza”. 
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